Il romanzo è un thriller che mescola elementi investigativi con misteri legati a rituali antichi. La storia segue principalmente il detective Stanislaus Rolk, il quale viene chiamato a indagare su una serie di omicidi rituali che rispecchiano sacrifici toltechi avvenuti più di settecento anni fa.
L'indagine ha inizio quando viene scoperto un corpo decapitato e scorticato a Central Park, in una modalità che rievoca sacrifici umani praticati in antiche culture. Questo evento iniziale spinge Rolk e la sua squadra ad esplorare connessioni tra i rituali toltechi ei crimini moderni, coinvolgendo esperti di archeologia e curatori di mostre, come Kate Silverman e Grace Mallory. Quest'ultima, in particolare, fornisce una visione romantica del sacrificio umano, vedendolo come un'espressione estrema di amore e devozione.
Rolk sospetta che qualcuno stia replicando deliberatamente questi rituali, e durante la sua indagine, comincia a rendersi conto che c'è un filo conduttore tra gli omicidi e una conferenza che si tiene al Metropolitan Museum, che tratta proprio di sacrifici antichi. Questo collegamento inquietante suggerisce che l'assassino possa essere una persona vicina a quegli ambienti, qualcuno che non solo è a conoscenza delle pratiche rituali, ma che le utilizza per i propri scopi.
Con il procedere della narrazione, le indagini di Rolk lo portano a esplorare anche la psiche dei personaggi coinvolti, sollevando domande sul confine tra follia e misticismo, tra fede e ossessione. L'assassino sembra mosso da un'ideologia che lo porta a credere che i sacrifici siano necessari, e ciò rende la caccia al colpevole ancora più pressante.
La tensione cresce progressivamente, e il romanzo esplora temi come il potere della credenza, il sacrificio, e la linea sottile tra la ricerca della verità e il pericolo di perdere se stessi nelle proprie indagini.
Il romanzo fonde elementi di suspense, mistero e storia, con un forte richiamo all'antico e al rituale come forma di connessione tra passato e presente.